LE TROTTOIR

P.zza XXIV Maggio, Milano

presenta

 

Lumières éteintes/luci spente

 

Ultimi battiti de Le Trottoir

Cuore d’arte cultura e divertimento

 

Una no-stop di tre giorni di musica, film, performance, talk

24/25/26 Gennaio 2025 dalle 17 a notte fonda

per la definitiva forzata chiusura del locale

 

E così il 30 gennaio 2025 Le Trottoir chiuderà per sempre i suoi cancelli! Tuttavia, quando un locale diventa dimora di artisti - come il Cafè Flore per i Surrealisti della Ville Lumière - la città d’appartenenza fa di tutto per preservarlo, per farne un monumento, per garantire il proprio ingresso nei libri di storia.

Milano no, Milano se ne frega!

Le Trottoir, che per trentadue anni è stato ritrovo interdisciplinare di figure culturali di primissimo piano, chiuderà per decisione del Comune di Milano. In tal modo viene sottratto alla città uno degli ultimi baluardi della cultura dove Andrea G. Pinketts scriveva i suoi romanzi e Philippe Daverio elaborava i suoi documentari e dove, tra gli innumerevoli gruppi musicali, hanno avuto i loro natali stelle come  Malika Ayane, The Kolors e altri.  Nonostante le lettere di protesta di artisti, docenti e intellettuali, il Comune ha ignorato sia il ruolo di riqualificazione della zona avuto da Le Trottoir, sia la storia epica di un locale entrato in film, quadri e romanzi, sia  il vuoto di socialità che si verrà a creare depauperando ulteriormente la città.

Eppure Le Trottoir è stata la Factory di Milano i cui effetti si sono riverberati a livello nazionale e internazionale. Dall’incontro tra Massimo Mannarelli e Michelle Vasseur con Michelangelo Jr. Gandini, con Pierangelo Dacrema, Renato Mannheimer, Paul De Sury, Manuela Gandini, Ettore Pasculli, Philippe Daverio, Millian Mannarelli e tanti altri, sono nate le “Lezioni di Indisciplina” dislocate  alla Sapienza di Roma, all’Università della Calabria, al Piccolo Teatro di Milano. E’ nato poi il Festival Internazionale del Cortometraggio “LeTrottoirincorto” dal quale sono usciti anche dei David di Donatello. E ogni sera  sono stati organizzati concerti con gruppi sempre nuovi, ogni settimana una mostra e dove si tenevano persino “Lezioni di arte al Bar”.

“Le luci stanno per spegnersi” – afferma Michelle Vasseur – “prima però di dirci addio e dirvi grazie -  nello stile vivo, vulcanico, gioioso de Le Trottoir - ci sarà una tre giorni no-stop di musica, performance, film, talk -di tutte le persone che si sono avvicendate e hanno trovato rifugio, ascolto, ispirazione nel cafè, come ai tempi delle avanguardie nelle quali idee, amori, incontri e complicità nascevano davanti a un bicchiere di Assenzio, a un tè o davanti a una pinta di birra”.  

Una delle ultime frasi di Andrea G. Pinketts è stata: “In questo circo buio persino le luci de Le Trottoir sembrano fuochi fatui”.

 

PROGAMMA:

Venerdì 24 Gennaio: 

Mucianga * Bluesman * Bang Bang * Pulp Project * Dan e i suoi fratelli
 
Sabato  25 Gennaio: 

Blow/Free Soul * Maniac * High vibes con Vincio

 

Venerdì  26 gennaio:  

- h. 17 proiezione del film “La fabbrica del Vapore” (2000), regia di Ettore Pasculli. Si tratta del primo film europeo girato interamente in digitale. La storia, che rivela via via un mistero, si svolge a Milano, in parte a Le Trottoir e alla Fabbrica del Vapore (allora in via di ristrutturazione) e in parte on the road. E’ un’opera concettuale, uno spaccato affettivo dell’architettura, dell’urbanistica, dell’umanità che si aggira ai margini di una città in profondo cambiamento.   

- h. 19 Presentazione del libro “Squallore” (Mursia) di Pierangelo Dacrema con Guido Oldani e Renato Mannheimer.

- h. 20 performance di Michelangelo Jr Gandini.


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